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5 Dicembre 2024
Intervista a Rosi Braidotti, sul suo libro «Il ricordo di un sogno»
Un romanzo, la cui protagonista è la storia di una famiglia sparsa per il mondo, dal Friuli all’Australia, ricostruita nell’avvicendarsi degli avvenimenti storici del Novecento con la S maiuscola, attraverso le voci delle donne che l’hanno attraversata: è questo il nuovo lavoro di Rosi Braidotti, filosofa femminista, Il ricordo di un sogno (Rizzoli 2024), un progetto iniziato negli anni Novanta, in un costante dialogo con sua mamma Bruna e con la possibilità di intervistare nonne e zie, finché erano in vita. Vicende che hanno segnato profondamente Braidotti, il suo modo di stare al mondo con uno sguardo che l’ha accompagnata in tutto il suo percorso di riflessione filosofica. Anche per questo dichiara: «Questa storia l’ho scritta con il cuore, dopo aver accettato di condividere il sogno di mia mamma; l’ho scritta con la mente, organizzando da ricercatrice metodica tutto il materiale d’archivio; ma l’ho scritta soprattutto con i piedi, tracciando un itinerario che si snoda attraverso mezzo mondo». E, aggiungiamo noi, attraverso differenti toni e linguaggi, ripresi da lettere, appunti, documenti, fotografie e sogni.