Barbara Bonomi Romagnoli | Pink Bee Revolution
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SignorinaEffe. Torino,1980: Il nuovo film di Wilma Labate

Una storia d’amore, ma anche la vicenda di una città, Torino e il suo Lingotto, e di una “classe”, come si diceva allora, che ha perso una battaglia importante nel 1980, segno dell’inizio della globalizzazione e di quel che ne è scaturito: perdita del senso di appartenenza, della centralità del lavoro e anche, forse, della forte spinta rivoluzionaria che aveva caratterizzato il decennio precedente. “Signorinaeffe” il nuovo film di Wilma Labate, regista romana nota tra l’altro per il film candidato all’Oscar dall’Italia “La mia generazione”, tiene insieme questi diversi elementi nel raccontarci quello che accade in quei trentacinque giorni di ottobre quando, allo sciopero e blocco della produzione degli operai contrari ai 15mila licenziamenti annunciati dalla dirigenza Fiat, i capi reparto, gli impiegati e i quadri della Fiat risposero con la marcia dei “40mila”: un fatto eccezionale, per molti uno spartiacque della nostra storia recente.

Ex Jugoslavia, la guerra vista dal tinello di casa – Intervista a Tamara Jadrejcic

Sono passati poco più di dieci anni dalla guerra che negli anni Novanta, “agli sgoccioli del Novecento”, ha portato allo scioglimento della Jugoslavia con un pesante bilancio di vittime e con conseguenze che ancora oggi bruciano e rendono instabile la vita per milioni di persone. La conferma del moderato ed europeista Tadic in Serbia e la futura inevitabile indipendenza del Kosovo potrebbero riaprire scenari difficili.

Destino da bandita, rossovermiglio il colore – intervista a Benedetta Cibrario

Una storia lunga un secolo, che narra qualcosa che, per certi versi, non esiste più ma che al tempo stesso ci parla della contemporaneità e di tutte le contraddizioni non risolte, nelle vicende personali come in quelle pubbliche. Accadeva a Torino nel 1928 che una donna subisse un matrimonio combinato e accade anche oggi. E così come allora si cercano vie di fuga per ribellarsi ad un destino già segnato. È attorno alla vicenda di una giovane nobildonna torinese, sposata appunto per volere del padre, che l’esordiente Benedetta Cibrario ha costruito il suo “Rossovermiglio” (Feltrinelli, 216 pagine, 15 euro).

L’Occidente visto dai media arabi – Dibattito a proiezioni al Palladium di Roma

“L’Occidente usa due pesi e due misure con noi arabi, questo è quello che più ci infastidisce e a cui intendiamo rispondere con forza”. Non sono andati per il sottile gli ospiti che lo scorso sabato a Roma sono saliti sul palco del Palladium, storico teatro di Garbatella, per ragionare attorno al tema “Occidente visto dai media arabi”. All’incontro, che si è svolto nell’ambito di una due giorni organizzata da Donatella Della Ratta, giornalista e studiosa dei media arabi, erano presenti rappresentanti delle maggiori emittenti arabe, tra cui Faisal Qassem, autore e conduttore del famoso talk show di Al Jazeera “Direzioni opposte”, in onda da 11 anni; Najdat Anzour, regista siriano, autore di controverse serie televisive sull’argomento del terrorismo e della guerra; Tareq Al Swaidan, fra i più famosi telepredicatori islamici, direttore della rete Al Risala, che produce programmi di intrattenimento e videoclip “islamici”, ma anche leader di un movimento islamico moderato e Abdallah Bijad Al Otibi, autore tv del programma “Industria della morte”, indagine sul terrorismo islamico in onda su Al Arabiya.

Avverbi, tanti libri – Un ricordo di Riccardo Mancini

Alle porte di Roma, sui colli colmi di vino, c’è una strana città. «Non è segnata da nessuna carta. Eppure vi abitano più di 50mila abitanti. Siamo noi, gli abitanti della “città tuscolana” […] comunità sui colli del Tuscolo: Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone», così scriveva Riccardo Mancini nel 2002 annunciando la nascita di un mensile gratuito: «Senza presunzione, vogliamo riuscire a comunicare il nuovo che sta emergendo nella nostra realtà e che non trova riscontro nella stampa locale, […] cercheremo di offrire una lettura originale, che sia al tempo stesso seria, documentata e attendibile, ma anche gradevole e stimolante».

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