Barbara Bonomi Romagnoli | Pink Bee Revolution
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Trasmettere i saperi – intervista a Carolina Amador Perez

Carolina Amador Perez ha una gran voglia di parlare della sua isola, Cuba, e del lavoro che in tanti stanno facendo per una società migliore, in cui sia garantito a tutti l’accesso e la partecipazione alla vita politica e alle scelte istituzionali.
Non si definisce femminista, ritiene che nella realtà cubana il tema non sia la donna perché è sottointesa la parità e l’equilibrio tra i sessi in tutte le politiche istuzionali. Nel farle notare che l’immagine che spesso arriva da noi è quella di uomini cubani molto machi e maschilisti, lei mi guarda sorpresa e dispiaciuta e mi garantisce che non è affatto così.

Espulsioni verbali – Il linguaggio discrimina quanto le barriere fisiche. L’analisi di Giuseppe Faso

 

Giuseppe Faso, professore di liceo in pensione, da circa vent’anni si occupa di immigrazione. È tra i fondatori della Rete Antirazzista e da più di dieci anni tiene una rubrica su Percorsi di cittadinanza, rivista toscana dell’Anci, nella quale indaga le parole che contribuiscono a costruire un sistema e una cultura razzista, con un occhio particolare al linguaggio usato dai media nel trattare gli “stranieri”. Da queste riflessioni è nato un volume dal titolo Lessico del razzismo democratico. Le parole che escludono (Derive Approdi, 144 pagine, 10 euro).

Nei mie libri la musica è un canto collettivo – intervista a Léonora Miano

Léonora Miano ha una presenza avvolgente, qualcosa che ti rapisce mentre la guardi parlare. Nata a Douala in Camerun nel 1973, vive da alcuni anni a Parigi e ha scritto già trenta romanzi, anche se ne sono stati pubblicati solo tre. Il francese è la sua lingua madre e la Francia una sorta di seconda casa, o come dice lei “una tradizione di famiglia, anche mio padre che è farmacista venne a studiare qui e in casa abbiamo parlato sempre francese”. Il suo romanzo d’esordio “Notte dentro” – giudicato dalla rivista francese “Lire” come migliore opera prima del 2005 – ha vinto numerosi premi letterari tra cui il Premio Grinzane Cavour 2008 nella sezione Giovane Autore Esordiente. È tornata in Italia a presentare il suo secondo romanzo “I contorni dell’alba” di recente tradotto sempre da Epoché, casa editrice specializzata in testi delle letterature dell’Africa australe e mediterranea, dei Caraibi, dell’Oceano Pacifico e del Medioriente.

Quando l’assassino ha le chiavi di casa

L’assassino ha le chiavi di case. Con questo slogan lo scorso anno 150mila donne sono scese in piazza per manifestare contro la violenza maschile sulle donne. Oggi è più che uno slogan, se ad usarlo sono anche le agenzie di stampa nazionali nel riportare dati e numeri sulle violenze.

Ragazzi riprendetevi il futuro, il paradiso in terra esiste – intervista a Teresa De Sio

Teresa De Sio non ha dubbi: nel vedere l’onda anomala degli studenti riempire piazze e palazzi ha pensato che possa esistere «’o paraviso ‘n terra», sì proprio quel paradiso di cui parla nell’ultimo singolo appena uscito nella riedizione dell’album «Sacco e Fuoco» [Edel, album doppio, 16 euro], con registrazioni di live acustici per Radio Lifegate e Radio Popolare.

Quante trame sul tappeto – Seh Zan, il cinema persiano al Medfilmfestival

Tre donne: una nonna, una madre, una figlia. Tre generazioni che raccontano l’Iran di oggi tra tradizione e modernità, insieme a loro il tappeto, simbolo di un antico patrimonio culturale in trasformazione e un viaggio che da Teheran arriva alle regioni desertiche di questo grande paese, per riportare a casa la più piccola in fuga.

È questo il tema scelto da Manijeh Hekmat, una delle registe più interessanti nel panorama del cinema iraniano degli ultimi decenni, per il suo secondo lungometraggio Seh Zan [3 Women] presentato alla XIV edizione del Medfilmfestival di Roma. Hekmat, come sceneggiatrice e aiuto regista ha lavorato in oltre venticinque film, tra i quali The Girl in the Sneakers, film tedesco ambientato nel Kurdistan iraniano.

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