Barbara Bonomi Romagnoli | Pink Bee Revolution
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Avverbi, tanti libri – Un ricordo di Riccardo Mancini

Alle porte di Roma, sui colli colmi di vino, c’è una strana città. «Non è segnata da nessuna carta. Eppure vi abitano più di 50mila abitanti. Siamo noi, gli abitanti della “città tuscolana” […] comunità sui colli del Tuscolo: Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone», così scriveva Riccardo Mancini nel 2002 annunciando la nascita di un mensile gratuito: «Senza presunzione, vogliamo riuscire a comunicare il nuovo che sta emergendo nella nostra realtà e che non trova riscontro nella stampa locale, […] cercheremo di offrire una lettura originale, che sia al tempo stesso seria, documentata e attendibile, ma anche gradevole e stimolante».

Per ora non so che farmene della Cosa Rossa – Assemblea generale della Sinistra a Roma

Nel 1989 avevo 15 anni, frequentavo il quinto ginnasio e rimasi turbata dall’aver ascoltato il timido professore di italiano che, all’indomani del crollo del muro di Berlino, arrivò tutto appassionato e iniziò a parlare senza riprendere fiato. Ci parlò di cose che io conoscevo poco, se non per nulla. È stato uno dei pochi che mi ha fatto capire chiaramente cosa significava essere di sinistra. Non solo con le parole, ma con i gesti che le accompagnavano e la cura e la passione nel trovare quelle giuste per far comprendere a...

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Centocinquantamila donne – Manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne (2)

Sì è vero siamo incorreggibili, birichine, scalmanate e sciagurate. Siamo certamente pazze, nel voler scendere in piazza da sole e nel continuare a ripetere che la politica è anche–soprattutto–quella che fanno i movimenti e che si costruisce dal basso. A quanto pare siamo pure in tante: sabato abbiamo attraversato Roma in centocinquantamila, arrivate da tutta Italia. Siamo altresì testarde e, quando serve, di poche parole. E se abbiamo detto «no, è no».

La città delle donne – Manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne (1)

Nessun palco e nessun testimonial: sabato 24 novembre saremo in tante, tutte protagoniste. E’ una scelta politica per ribadire, se ce ne fosse ancora bisogno, che il movimento delle donne non ha bisogno di «cappelli», benedizioni o simili per scendere in piazza e riprendere parola pubblicamente. Infatti è bastato un tam tam tra collettivi, associazioni e centri antiviolenza per tessere una rete che man mano si è ampliata, portando dentro differenze e complessità che hanno arricchito un percorso che è certamente difficile ma possibile.

Con la mafia le donne abusate due volte – Cosenza, centri antiviolenza

Son passati quasi vent’anni dall’omicidio di stampo mafioso di Roberta Lanzino, studentessa cosentina diciannovenne violentata ed uccisa nel luglio del 1988 a Torremezzo di Falconara Albanese, nella zona del Tirreno cosentino.
Il suo nome viene oggi ricordato con il lavoro quotidiano del centro antiviolenza di Cosenza “Roberta Lanzino” che è attivo dall’88 con una casa di prima accoglienza e una casa rifugio.

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