Barbara Bonomi Romagnoli | Pink Bee Revolution
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Passaggi di tempo – Intervista ad Andrea Ferrari

In una città a noi sconosciuta ma dal sapore mediterraneo, Philippe Ravassard viene a sapere, pochi mesi prima, che morirà attorno ai primi di ottobre del 1933. Nel tempo che gli resta da vivere decide di provare ad allungare la sua vita. Per questo stipula un curioso contratto con il notaio Fernando Ramirez y Nebòd, che soffre di una forte insonnia causata dalla scarsezza di ricordi. Ravassard cederà a Ramirez le tante storie del suo passato e il notaio in cambio gli darà del tempo in più da vivere. Attorno a questo patto si snoda la trama di Passaggi di tempo (Fazi editore, pp. 125, euro 14,50), esordio letterario di Andrea Ferrari e uno dei volumi candidati al premio Strega 2007.

Lanterna magica. Al via il Transgender Film Festival

Amsterdam

Henriette Wiersinga diceva che essere «transgender suona come qualcosa di molto magico e futuristico», ma certamente non la pensava così chi l’ha aggredita lo scorso 18 aprile, ferendola a morte. Henriette/Henry lavorava e viveva a Den Haag e con affetto la ricordano i molti che la conoscevano, tra cui anche la T-image Foundation, che è tra i promotori della quarta edizione del Netherlands Transgender Film Festival [Ntgf].

La voce dell’altra – Intervista a Lidia Curti

Lidia Curti è docente di letteratura inglese contemporanea all’Orientale di Napoli, da diversi anni si occupa di culture minoritarie e di opposizione, tematiche di genere e identità multiple. Fa parte del comitato editoriale della Feminist Review e di recente è stato pubblicato “La voce dell’altra. Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale” (Meltemi, 240 pag., 19, 50 euro), testo molto affascinante dal quale trapela fin dalle prime pagine la passione di Curti per la scrittura femminile e il suo sguardo multidisciplianare offre interessanti chiavi di lettura.

Nonviolenza. Femminile plurale Genova 2001. Una riflessione sulla nonviolenza a partire da sé

A Genova 2001 è successo qualcosa che non avevo mai visto e ho riflettuto su qualcosa su cui non avevo mai pensato riguardo me stessa. Ho visto la violenza cieca e irrazionale farsi corpo, quella violenza di carne e sangue che fino a quel momento avevo letto solo nei libri o nelle cronache di guerra e ad un certo punto, in mezzo ad una carica, mi sono detta: “Se trovo una pietra la lancio, mi devo difendere” e “quel che succede succede”, devo aver pensato un secondo dopo.
Allora mi son detta che forse non ero davvero pacifista-pacifica-nonviolenta come avevo fino a quel momento creduto. Il dubbio mi ha preso.

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