La naturale regalità dell’appartenere a me stessa – intervista a Gabriella Ghermandi
Condividere la memoria che riguarda due popoli, senza omettere nulla né puntare il dito, ma far parlare le contraddizioni e, oltre quelle, guardare al futuro. Questo ho pensato dopo aver chiuso il bel romanzo di Gabriella Ghermandi (Regina di fiori e di perle, Donzelli editore, 264 pag., 21 euro) che racconta dell’occupazione italiana in Etiopia. Nel leggerlo sembra di stare attorno a un tavolo ad ascoltare qualche vecchio di famiglia. Nella finzione letteraria la protagonista che raccoglie le storie, dopo averlo promesso al vecchio Jacob, è Mahlet, bimba cresciuta in Etiopia e divenuta donna in Italia. Ricorda un po’ la vita dell’autrice, che ci spiega come è nato questo romanzo, una sorta di musica scritta per essere cantata a più voci.