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8 Novembre 2012
Si gira il mondo a piedi, si incontrano migliaia di persone, con molte si scambiano idee e progetti, si raccontano storie e si ascoltano lingue diverse, si assaggiano delizie e cibi mai visti o conosciuti prima. Sono alcune, delle tante ricchezze che si riportano a casa dopo le giornate del Salone del Gusto – Terra Madre 2012 [www.salonedelgusto.it].
Un enorme spazio nel quale è stato possibile trovare un mercato nazionale e internazionale, presidi Slow Food e fra le comunità del cibo quella delle Donne in Cammino di Catanzaro; Laboratori del Gusto e Incontri con l’Autore o con ingegneri agronomi erranti impegnati nella difesa del suolo, come Claude e Lydia Bourguignon; poi, ancora, degustazioni di mieli uniflorali italiani, l’Honey Bar con centinaia di mieli da tutto il mondo, teatri del gusto, percorsi educativi, conferenze, dibattiti. E, nello snodo fra i tre Padiglioni del Salone e l’Oval di Terra Madre, ci sono le cucine di strada una accanto all’altra, le felafel arabe e le piadine romagnole, piccole osterie e una grande enoteca con 1200 etichette delle migliori cantine italiane.
Tante, tantissime le donne protagoniste: cuoche, produttrici, agronome, personal shopper – studentesse della facoltà di Scienze Gastronomiche che hanno accompagnato piccoli gruppi in un percorso fatto di sapori, odori e immagini – le raccoglitrici di sale, le volontarie e le consumatrici curiose di scoprire cose nuove.