Barbara Bonomi Romagnoli | Pink Bee Revolution
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La rivolta degli ombrellini rossi – Roma, ordinanza Alemanno contro la prostituzione

Non ha perso tempo Alemanno. I primi di settembre, ispirato dal ddl Carfagna, il comune di Roma ha emesso un’ordinanza che prevede multe per prostitute e clienti. Provvedimento che ha sollevato commenti vari. Il Sulpm (sindacato unitario lavoratori polizia municipale) si chiede se «scrivendo che è fatto divieto “di contattare soggetti dediti alla prostituzione ovvero concordare con gli stessi prestazioni sessuali” si intende che anche il solo contattare per chiedere ad esempio una sigaretta o portare un caffè come fanno alcune associazioni di volontariato cattolico, ad un soggetto dedito alla prostituzione significa incorrere in una sanzione. Chi specificherà, ad esempio all’agente operatore, quanto corta si deve intendere una minigonna affinchè si manifesti inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio?».

“Nessuno ha mai regalato una canzone ad una vittima di mafia. Noi lo abbiamo fatto”: Moffo Schimmenti ricorda Peppino Impastato

Nel parco naturale delle Madonie è da poco passato il tempo della semina dei fagioli badda – palla in dialetto siciliano –, una primizia che dagli orti di Polizzi Generosa è arrivata fino all’Arca del gusto di Slow Food.
Tra i produttori di questa eccellenza gastronomica c’è anche Gandolfo Schimmenti, bracciante agricolo, cantautore, fondatore del collettivo musicale C.P.F. “Ce la possiamo fare” e uno dei compagni di lotta di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978.
Sono passati trent’anni e in questi mesi si sono succedute tante iniziative, editoriali e politiche, per ricordare la storia di Peppino ma “non è mai stato fatto un omaggio musicale ad un morto ammazzato di mafia”- racconta Gandolfo, detto Moffo – “ho pensato che fosse il modo migliore per pensare a lui trent’anni dopo. Era da un po’ che, leggendo le sue poesie, mi ero messo a scrivere delle canzoni, a musicarne alcune. Poi ho incontrato Giuseppe Fontanella, chitarrista dei 24 Grana, con cui abbiamo deciso di pubblicarle e dare il via a questo progetto che ha coinvolto tantissimi musicisti”.

Il terrore è maschio – intervista a Susan Faludi

Si può reagire alle crisi in differenti modi, gli Usa dopo l’attacco alle Torri Gemelle scelsero di rispolverare il mito del cowboy in stile John Wayne. Un uomo forte e capace di proteggere la propria nazione che non può essere messo in discussione da donne autonome e indipendenti, pena la “femminilizzazione” della nazione.

D’amore e d’odio – intervista a Maria Rosa Cutrufelli

Raccontare il Novecento attraverso sette vite di donne, legate tra loro da storie familiari e da uno sguardo diverso su un secolo così complesso, è quello che ha scelto di fare Maria Rosa Cutrufelli nel suo nuovo romanzo storico “d’amore e d’odio” (Frassinelli, 460 pagine, 18 euro).

La musica popolare, tra passione e preghiera – intervista ad Edoardo De Angelis

Qualche anno fa il film “I diari della motocicletta” di Salles ha ripercorso le strade del lungo viaggio che il giovane Ernesto Che Guevara, con il suo amico Alberto Granada, fece attraverso l’America Latina in sella a la Poderosa. Immagini che hanno restituito il percorso intellettuale del futuro rivoluzionario, allora uno studente di medicina affaticato dall’asma, e che hanno ispirato l’ultimo lavoro di uno dei maggiori cantautori italiani.

Per favore, basta parlare delle donne come vittime

Perplessità e anche un po’ di fastidio. Queste le mie impressioni dopo aver assistito al documentario-fiction “La vittima e il carnefice” di Mauro Parissone e Roberto Burchelli – che andrà in onda oggi su Rai Tre – e più volte sono saltata sulla poltrona durante la proiezione. A cominciare dal titolo scelto. Non si può continuare a parlare di violenza maschile sulle donne, definendo quest’ultime sempre e soltanto vittime.

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